Sintesi dei principali provvedimenti adottati dalla Giunta Melis

SINTESI DEI PRINCIPALI PROVVEDIMENTI ADOTTATI DALLA GIUNTA MELIS (1985)

Sintesi:
1. Piano di Rinascita (L. 268/74)
2. Fondo per l’Edilizia Residenziale.
3. Piano pluriennale straordinario di opere pubbliche.
4. Interventi per l’occupazione giovanile (L.R. 28/84)
5. Politiche per la difesa ambientale
6. Nuova disciplina urbanistica e tutela del paesaggio
7. Decentramento e sviluppo delle autonomie locali
8. Piano ammodernamento sistema ferroviario
9. Interventi in agricoltura e riforma agro-pastorale
10. Nuovi strumenti per lo sviluppo industriale
11. Interventi per turismo, artigianato, commercio
12. Servizio sanitario regionale
13. Energia e progetto Carbosulcis
14. Sistema creditizio.
15. Ricerca scientifica
16. Zona franca
17. Servitù militari
18. Enti e riforma regionale
1. PIANO DI RINASCITA  (L.268/74)
Tra i provvedimenti assunti in materia di programmazione dello sviluppo economico regionale, è stato formulato ed approvato in via definitiva il piano straordinario di interventi per il 1985 che prevede uno stanziamento complessivo di 199,5 miliardi di lire così articolato:
agricoltura    52,5 miliardi;
industria    26
territorio    73
spese generali, studi e ricerche    16
riforma agro-pastorale    32
Attualmente l’azione della Giunta è rivolta, sul piano propositivo e politico, ad ottenere dallo Stato la nuova legge di Rinascita, in attuazione dell’art. 13 dello Statuto, che dia alla Regione poteri, strumenti di intervento e risorse, indispensabili al superamento della crisi strutturale e ad aprire valide prospettive di ulteriore sviluppo per la Sardegna.
2. FONDO PER L’EDILIZIA RESIDENZIALE
Per la ripresa del settore edilizio è stato istituito un Fondo (L.R. 32/85) di 85 miliardi di lire destinati all’acquisto, alla costruzione e al recupero della prima abitazione.
Con tale Fondo saranno attivati mutui per almeno 7.000 abitazioni e mobilitati interventi per 600 miliardi di lire, con rilevanti effetti positivi sull’occupazione e sull’insieme dei comparti produttivi connessi all’attività edilizia.
3. PIANO STRAORDINARIO PLURIENNALE DI OPERE PUBBLICHE.
Questo Piano è stato predisposto come uno degli strumenti qualificanti del rilancio della programmazione pluriennale dei fondi di bilancio.
Esso è finalizzato a migliorare, qualitativamente e quantitativamente, la dotazione delle infrastrutture essenziali per centri abitati, con particolare riguardo ai Comuni minori, ed a portare a compimento le numerose opere iniziate per lotti negli anni precedenti, specie in settori direttamente produttivi (porti turistici, infrastrutture turistiche ed industriali, strade di grande comunicazione).
Il Piano prevede complessivamente una spesa dell’ordine di 600 miliardi di lire nel triennio 1986-88; per l’anno 1986 la somma stanziata è di 229.000 milioni; sarà necessario conseguentemente il ricorso al credito, nonché alle agevolazioni della Comunità Europea, per incrementare le risorse finanziarie proprie della Regione e degli Enti locali, con concessione di contributi regionali sui mutui di questi ultimi.
L’attuazione del piano si gioverà di nuove norme e procedure predisposte per l’acceleramento del processo di realizzazione delle opere pubbliche, soprattutto mediante il decentra mento totale agli Enti locali delle competenze di progettazione, approvazione ed esecuzione di opere per importi fino a 1 miliardo di lire, l’istituzione dei Comitati Tecnici Provinciali, una verifica attenta e vincolante dei tempi di attuazione, la predisposizione da parte dell’Assessorato di adegua ti parchi-progetti di opere.
4. INTERVENTI PER L’OCCUPAZIONE GIOVANILE (L.R. 28/84)
Oltre al sostanziale incremento delle dotazioni finanziarie, pari a 50 miliardi, che si sommano a 150 miliardi già stanziati, sono state introdotte con la legge finanzia ria ’86 nuove normative tendenti ad introdurre alcune indispensabili semplificazioni procedurali, al fine di dare piena operatività al complesso degli interventi.
Tra i provvedimenti attuativi di più recente approvazione vanno menzionati:
– il Piano Cantieri Scuola-Lavoro per l’apertura di 117 cantieri, dislocati in 105 Comuni della Sardegna, che occuperanno 1315 disoccupati;
– gli interventi programmati nel settore della produzione di beni e servizi, che saranno affidati a cooperative giovanili;
– la definizione delle convenzioni con le banche incaricate dell’istruttoria tecnica delle domande per mutui e contributi;
– l’assegnazione di 125 borse di studio a giovani laureati e diplomati per consentire ad essi la partecipazione a corsi di perfezionamento e di specializzazione.

5. POLITICHE PER LA DIFESA AMBIENTALE
La centralità e la già provata drammaticità dei problemi ambientali hanno richiesto all’Amministrazione regionale un impegno straordinario, che si è dispiegato a diversi livelli: conoscitivo, normativo, organizzativo, della gestione e del controllo dei risultati.
Il settore della difesa e della valorizzazione degli stagni e delle lagune costiere (20.000 ettari di territorio regionale), per il quale l’Amministrazione sta utilizzando 107.000 milioni di stanziamento FIO e Ministero Agricoltura, comincia a dare concrete prospettive in termini produttivi e occupativi.
Per quanto riguarda il sistema di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti solidi, urbani e industriali, gli interventi regionali, programmati nel quadro del Piano regionale consentiranno di utilizzare parte dello stanziamento di 250 miliardi di lire che il Fio statale ha destinato a questo settore.
È previsto, infine, un intervento organico per la delimitazione e la valorizzazione di una prima quota di Riserve e Parchi naturali, in collaborazione con i Comuni interessati.
I territori interessati sono: Piscina-manna, Is Cannoneris, Dorgali, Oliena -Urzulei- Orgosolo, Gavoi (Lago Gusana), Palmas Arborea, Carbonia, Narcao, Sarrabus. Gerrei.
II Servizio antincendi opera ormai su livelli organizzativi più che soddisfacenti, tali da costituire un punto di riferimento per altre Regioni che da qualche anno subiscono impreparate la piaga degli incendi.
È indispensabile, tuttavia, in attesa dell’utilizzazione del personale forestale e di vigilanza ambientale, che verrà reclutato in base a criteri obiettivi di selezione, razionalizzare l’uso del servizio aereo e intensificare i modi di collaborazione con gli enti locali, le compagnie barracellari e le Associazioni di Protezione civile.
6. NUOVA DISCIPLINA URBANISTICA E TUTELA DEL PAESAGGIO
Con legge regionale 11 ottobre 1985, n. 23, l’Amministrazione regionale ha provveduto ad emanare nuove norme modificative ed integrative della disciplina urbanistica finora vigente e volte:
– a un più efficace controllo dell’attività urbanistico-edilizia;
– allo snellimento ed all’accelerazione delle procedure espropriative;
– al risanamento urbanistico ed alla sanatoria delle opere abusive.
Per quanto riguarda la tutela paesaggistica, sono stati emessi i decreti che, ai sensi della L. 431/1985, hanno sotto posto a vincolo di inedificabilità totale 15 rilevanti zone deJL l’Isola fino al 31 dicembre 1986, data in cui dovranno essere approvati i Piani Territoriali Paesistici. È stata, nel contempo, attivata la procedura per la redazione di questi Piani.
La Sardegna è fra le poche Regioni che ha adempiuto in termini a questo obbligo di legge, evitando così l’intervento d’autorità che in altre Regioni ha effettuato il Ministero per i Beni Culturali, ai sensi del decreto “Galasso”.
Lo sforzo della Regione è ora diretto, attraverso uno studio coordinato e comune di tutti gli Assessorati che hanno competenza in materia paesaggistico-ambientale, verso la redazione di piani integrati che garantiscano la salvaguardia e la valorizzazione delle risorse territoriali.

7. DECENTRAMENTO E SVILUPPO DELLE AUTONOMIE LOCALI
Il recentissimo insediamento dei Comitati di controllo sugli atti degli Enti Locali segna una tappa significativa nel processo di rinnovamento istituzionale che guiderà i rapporti fra Ente Regione ed autonomie locali.
Un processo che dovrà sfociare in un nuovo sistema di rapporti democratici, articolati e coerenti fra Amministrazione regionale, Enti Locali e cittadini, capace di rispondere in modo efficace e tempestivo, nella certezza e nella chiarezza dei compiti e dei ruoli rispettivi, alle molteplici esigenze della nostra società.
L’istituzione dei tre nuovi Comitati di Iglesias, Lanusei e Tempio, che si aggiungono ai quattro finora operanti, prefigura un modello di assetto istituzionale decentrato e articolato su nuovi ambiti territoriali, nei quali opererà il futuro ente intermedio da identificare nella Provincia.
8. PIANO AMMODERNAMENTO SISTEMA FERROVIARIO
Il protocollo, sottoscritto nel dicembre ’85 dal Ministro dei Trasporti e dal Presidente della Giunta, fissa obiettivi e procedure per l’attuazione di un programma di ammodernamento e di potenziamento della rete ferroviaria sarda.
I principali punti del programma, che prevede investimenti per 400 miliardi di lire, riguardano:
– la drastica riduzione dei tempi di percorrenza lungo l’intera dorsale sarda Cagliari-Sassari e Olbia, da realizzarsi in due fasi successive attraverso opportune modifiche di tracciato ed appropriati standard costruttivi;
– l’elettrificazione della rete;
– il miglioramento del servizio ferroviario con il raddoppio operativo della linea;
– l’armonizzazione degli interventi con gli obiettivi della programmazione regionale ed in particolare con il Piano regionale dei trasporti;
– il coinvolgimento dell’imprenditoria sarda nella realizzazione delle opere.
9. INTERVENTI IN AGRICOLTURA E RIFORMA AGROPASTORALE
L’azione che la Giunta ha intrapreso in questo settore si è indirizzata soprattutto all’ammodernamento sia delle tecniche colturali, sia delle strutture di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, in conformità alle indicazioni del mercato e all’evolversi del gusto dei consumatori.
In questo quadro, l’attività di promozione si è in particolare rivolta a portare sul mercato, attraverso le più moderne tecniche di marketing, un’immagine di alta qualità per tutti i prodotti agro-alimentari sardi: vini, formaggi, latte fresco, frutta e ortaggi.
Nel 1985 le cantine sociali interessate alle azioni di promozione hanno raddoppiato la vendita di vino imbottigliato rispetto all’anno precedente; il prezzo del latte ovino spuntato dai caseifici sardi ha registrato un aumento di 150 lire per litro e la produzione dei formaggi da tavola è stata interamente assorbita dal mercato.
Nel campo della riforma agropastorale è stato dato un forte impulso all’attuazione degli interventi, consentendo un nuovo dinamismo ad un comparto che era rimasto bloccato per lunghi anni..
Nell’ambito delle zone di sviluppo agropastorale finora delimitate (in totale 81 per una superficie complessiva di ha 326.000) risultano già operanti 25 piani di fattibilità, di cui 13 approvati dall’attuale Giunta. La superficie interessata da tali piani è pertanto salita a 110 mila ettari, coinvolgendo un totale di 1.132 aziende agropastorali. Altri 12 piani di fattibilità, che interessano ulteriori 50 mila ettari di superficie, sono già stati definiti e potranno essere a breve approvati dalla Giunta in via definitiva.
Anche la costituzione del monte dei pascoli registra significative iniziative che hanno tra l’altro consentito di assicurare al patrimonio pubblico regionale alcune grosse aziende – come quelle di Surigheddu, Mamuntanas e l’ex azienda Boscosarda) mettendo in tal modo a disposizione del settore agropastorale notevoli risorse di terreni validi, di mezzi tecnici e servizi.
10. NUOVI STRUMENTI PER LO SVILUPPO INDUSTRIALE
Finanziamento per programmi di sviluppo aziendale (art;14,L.R. 31/83).
Con le nuove direttive adottate dalla Giunta si è resa possibile la riattivazione degli interventi, superando i rilievi della CEE che avevano impedito l’operatività di questa legge.
Consorzi di garanzia fidi (art. 50 e 52 L.R. 26/54). Sono stati deliberati dalla Giunta i criteri necessari a rendere operativi gli interventi a favore del Consorzio e delle imprese aderenti per complessivi 3 miliardi di lire.
Anticipazioni in conto Tesoreria regionale (art.28 L.R.12/83) Con deliberazione adottata dalla Giunta nel settembre ’85 è stato possibile attivare uno strumento per consentire alle imprese di ottenere il pre-finanziamento sulle agevolazioni previste dalle leggi sul Mezzogiorno per nuovi investimenti.
Servizi reali alle imprese (L.R. 21/85).
Si tratta di un complesso di azioni programmate volte a fornire al sistema delle imprese locali di piccole e medie dimensioni, ulteriori incentivi sotto forma di servizi reali. Lo strumento operativo, individuato in un apposito Consorzio tra Regione, imprese e altri enti pubblici, è in via di istituzione.
– Operazioni di factoring. Nel disegno della legge Finanziaria 1986 è stato previsto uno stanziamento di 3,5 miliardi per l’attivazione da parte della SFIRS di interventi nel factoring a favore delle imprese industriali.
11.INTERVENTI PER IL TURISMO, ARTIGIANATO E COMMERCIO
Assieme all’intensa attività promozionale svolta in Italia e all’estero attraverso iniziative mirate, i cui effetti positivi si proiettano sull’intera economia regionale, e non solo sulle attività turistiche e artigianali più direttamente coinvolte, la Giunta ha adottato un complesso di provvedimenti che hanno abbracciato il complesso delle attività terziarie.
Tra questi provvedimenti vanno annoverati:
il finanziamento di 25 miliardi disposto in sede di bilancio ’86 per il programma degli itinerari turistico-culturali, con lo scopo tra l’altro di inserire validamente nuovi centri e realtà territoriali, finora esclusi, nei circuiti di maggior afflusso turistico.
la nuova disciplina per l’esercizio delle professioni turistiche (albo degli operatori turistici) tendente a qualificare al meglio la professionalità e i servizi resi dai soggetti preposti alla gestione e tutela delle risorse turistiche.
le agevolazioni deliberate per le imprese artigiane, pari a 43,7 miliardi di lire, di cui 15,4 miliardi per contributi a fondo perduto.
la legge “ponte” sull’artigianato, con cui si è provveduto ad estendere tempestivamente le condizioni più favorevoli contenute nella recente legge quattro nazionale(Legge 443/85)
le leggi di iniziativa della Giunta in materia di punti di vendita dei giornali e per la razionalizzazione della rete di distribuzione di carburanti.
l’avvio dei lavori preparatori per una nuova disciplina organica dell’intero settore commerciale.
12. PIANO SANITARIO REGIONALE
È stato approvato, con legge regionale 30.4.1985, n. 10, un essenziale strumento per la tutela globale e integrata della salute dei cittadini.
Altri importanti obiettivi del Piano sono:
l’equilibrata distribuzione sul territorio regionale delle strutture, dei servizi e dei presidi;
il rafforzamento qualitativo e quantitativo dei servizi sanitari di base;
il coordinamento e 1’integrazione dei servizi sanitari e sociali con le esigenze di sviluppo della società sarda.
In conformità a quanto previsto dalla legge istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale, l’Amministrazione regionale ha stipulato di recente una convenzione con l’Università al fine di realizzare un idoneo coordinamento delle rispettive funzioni istituzionali e disciplinare i conseguenti rapporti in ordine al raggiungimento degli obiettivi fissati nel Piano sanitario regionale.
13. ENERGIA E PROGETTO CARBOSULCIS
Nel settore delle fonti energetiche, l’azione propositi va della Giunta con il concorso dei parlamentari sardi, ha consentito di ottenere dallo Stato il finanziamento totale necessario alla realizzazione del progetto Carbosulcis, che prevede una produzione a regime di 1.700.000 tonnellate annue di carbone lavato da destinare alle centrali termo-elettriche, con l’impiego di 2.500 unità lavorative, a fronte delle 500 attuali.
Non meno importante è la prevista costituzione in Sardegna di un centro di ricerca per la progettazione e la realizzazione di impianti dimostrativi per un impiego diversificato del carbone, specie nel campo della carbo-chimica.
14. SISTEMA CREDITIZIO
Le determinazioni assunte in sede di rinnovo delle convenzioni per il servizio di Tesoreria Regionale,hanno segnato un’importante svolta positiva nei rapporti fra la Regione e i principali istituti di credito operanti nell’isola.
In particolare si è ottenuto, oltre al miglioramento del servizio,
l’estensione delle condizioni più favorevoli anche agli Enti locali;
l’impegno delle banche tesoriere ad attivare con loro mezzi appositi fondi di garanzia, a favore delle imprese sarde.
Nel contempo è stato costituito, presso la Presidenza della Giunta, un Comitato regionale per il credito, con compiti di raccordo con il sistema bancario isolano, preliminari alla formulazione delle norme di attuazione dello Statuto in materia di credito e risparmio.

15. RICERCA SCIENTIFICA
La Giunta ha stanziato 5.000 milioni di lire e predisposto un Disegno di Legge destinato a disciplinare l’azione regionale nel campo della ricerca scientifica ed applicata.
Con tale provvedimento, che servirà a dare concreta attuazione ai Protocolli d’intesa che la Regione ha stipulato con le Università sarde e con il C.N.R., sarà in particolare possibile:
ampliare l’intervento regionale di promozione della ricerca (sia di base sia applicata) a tutti i settori essenziali per lo sviluppo economico e sociale;
incentivare i progetti fortemente innovativi, suscettibili di potenziare le capacità produttive, occupazionali e di mercato delle aziende operanti nell’Isola e favorire il miglioramento dei servizi pubblici.
16. ZONA FRANCA
In attuazione degli impegni programmatici su un tema di così grande importanza per gli effetti positivi che possono derivare all’intero sistema economico regionale, la Giunta ha provveduto a costituire il Gruppo di lavoro, formato da esperti di alta qualificazione professionale, incaricato di predisporre lo studio di un progetto di fattibilità per la costituzione della Zona Franca in Sardegna.
Sulla base delle risultanze dello studio, saranno tempestivamente assunte tutte le iniziative per giungere ad una rapida approvazione del provvedimento di legge necessario all’istituzione della Zona Franca.
In ogni caso sarà ricercata la massima convergenza possibile delle forze politiche e delle parti sociali.
17. SERVITÙ MILITARI
Per la prima volta dacché è operante la legge 898/76 sulla nuova regolamentazione delle servitù militari, l’azione determinata della Giunta regionale ha permesso la piena ed incisiva attuazione delle sue disposizioni relative al controllo della programmazione dell’attività militare ed ai suoi effetti in Sardegna.
In particolare, l’obbligato ricorso al TAR circa le servitù dell’isola di Santo Stefano è valso ad addivenire ad una revisione di decreti impositivi illegittimamente emanati ed alla determinazione, da parte delle Autorità Militari, di una riduzione, peraltro ancora insufficiente, delle aree asservite.
È questo il segno più chiaro della inversione di tendenza nel processo di gestione delle servitù militari; resta ancora molto da fare, soprattutto per quanto riguarda la disciplina delle esercitazioni e delle prove di nuove armi.
18. ENTI e RIFORMA DELLA REGIONE
Al tema della riforma dell’Amministrazione regionale, che costituisce uno dei punti più qualificanti del programma della Giunta, è stato dato concreto avvio con l’avvenuta costituzione e l’inizio dei lavori del Gruppo incaricato dello studio e della progettazione del nuovo modello amministrativo e organizzativo della Regione.
Il Gruppo di lavoro si avvale, oltre che di esperti in materia giuridico-amministrativa, dell’apporto determinante di una Società di consulenza di livello internazionale, specializzata nel campo dell’organizzazione, gestione e sviluppo del personale.
Per quanto riguarda gli Enti regionali, sta per concludersi la procedura di nomina degli amministratori secondo i criteri definiti dalla Giunta e approvati dal Consiglio.

1. PIANO DI RINASCITA (L.268/74)
Tra i provvedimenti assunti in materia di programmazione dello sviluppo economico regionale, è stato formulato ed approvato in via definitiva il piano straordinario di interventi per il 1985 che prevede uno stanziamento complessivo di 199,5 miliardi di lire così articolato:
– agricoltura    52,5 miliardi
– industria    26 ”
– territorio    73 ”
– spese generali, studi e ricerche    16 ”
– riforma agro-pastorale    32 ”
Attualmente l’azione della Giunta è rivolta, sul piano propositivo e politico, ad ottenere dallo Stato la nuova legge di Rinascita, in attuazione dell’art. 13 dello Statuto, che dia alla Regione poteri, strumenti di intervento e risorse, indispensabili al superamento della crisi strutturale e ad aprire valide prospettive di ulteriore sviluppo per la Sardegna.

11. INTERVENTI PER IL TURISMO, ARTIGIANATO E COMMERCIO
Assieme all’intensa attività promozionale svolta in Italia e all’estero attraverso iniziative mirate, i cui effetti positivi si proiettano sull’intera economia regionale, e non solo sulle attività turistiche e artigianali più direttamente coinvolte, la Giunta ha adottato un complesso di provvedimenti che hanno abbracciato il complesso delle attività terziarie.
Tra questi provvedimenti vanno annoverati:
– il finanziamento di 25 miliardi disposto in sede di bilancio ’86 per il programma degli itinerari turistico-culturali, con lo scopo tra l’altro di inserire validamente nuovi centri e realtà territoriali, finora esclusi, nei circuiti di maggior afflusso turistico,
– la nuova disciplina per l’esercizio delle professioni turistiche (albo degli operatori turistici) tendente a qualificare al meglio la professionalità e i servizi resi dai soggetti preposti alla gestione e tutela delle risorse turistiche,
– le agevolazioni deliberate per le imprese artigiane, pari a 43,7 miliardi di lire, di cui 15,4 miliardi per contributi a fondo perduto,
– la legge “ponte” sull’artigianato, con cui si è provveduto ad estendere tempestivamente le condizioni più favorevoli contenute nella recente legge quadro nazionale (Legge 443/85),
– le leggi di iniziativa della Giunta in materia di punti di vendita dei giornali e per la razionalizzazione della rete di distribuzione di carburanti,
– l’avvio dei lavori preparatori per una nuova disciplina organica dell’intero settore commerciale.