I parlamentari sardisti non cambiano gruppo – L’Unione Sarda – 7 febbraio 1984

Con una lettera al nostro giornale il senatore della Sinistra indipendente Giu­seppe Fiori aveva invitato i due parlamentari del Par­tito Sardo d’Azione a la­sciare il Gruppo Misto del­la Camera e del Senato per non stare accanto ai rap­presentanti della Liga Veneta accusata di antimeridionalismo e di razzismo. Fiori proponeva al senato­re Nanni Loi ed al deputa­to Mario Melis il passaggio al Gruppo della Sinistra in­dipendente.
Con una lettera al nostro giornale risponde ora l’on. Mario Melis:
«Egregio di­rettore, ha letto con qual­che giorno di ritardo l’ap­pello del sen. Giuseppe Fio­ri perché i parlamentari sardisti, il sen. Nanni Loi ed io, abbandonino il Grup­po Misto (per sfuggire al­la convivenza con i colle­ghi della Liga Veneta accu­sata di antimeridionalismo razzista) per passare al Gruppo della Sinistra indi­pendente. Tutto questo, af­ferma Fiori, nello spirito delle tradizioni sardiste im­personate da Lussu e Ma­stino.
Da parte nostra non pos­siamo che ringraziare, per tanta cordiale sollecitudi­ne l’amico Giuseppe Fiori, accettandone la buona fe­de testimoniata fra l’altro dalla sua recente iniziati­va finalizzata a garantire anche al Partito Sardo il diritto di partecipare al di­battito politico attraverso la radio e la televisione; diritto contestato, com’era prevedibile, visto che sia­mo un partito di libertà, solo dall’on. Servano, rap­presentante del Movimento Sociale.
Detto questo, l’amico Fiori ci consenta di espri­mere il più vivo stupore per il suo appello.
Il Gruppo Misto, in se­de parlamentare, non si pone come punto di rife­rimento per esaltare alcun valore politico, ideologico o morale. È solo uno stru­mento tecnico previsto dal regolamento per organiz­zare il lavoro dei rappre­sentanti dei partiti mino­ritari. Fra i componenti del Gruppo Misto non e­siste alcun obbligo di coe­renza politica, trovandosi, spesso su posizioni fra loro antitetiche. Come può Fiori accusare il Gruppo Misto della Camera di essere inquinato per la presenza di questo o quel rappresentante, ove ricordi che a presiederlo è l’on. Cafiero del Pdup, eletto, come lo stesso Fiori, nel­le liste del Pci?
L’ispirazione politica del la Liga Veneta è antimeridionalista e razzista? Se questi atteggiamenti ha as­sunto in campagna eletto­rale io non so. Quello che posso affermare con sicu­ra coscienza è che il depu­tato Achille Tramarin, elet­to nelle liste della Liga Ve­neta, ha assunto in sede parlamentare atteggiamenti ispirati a sincero, leale e democratico autonomismo nel rispetto più rigoroso e profondo dei valori di un moderno regionalismo eu­ropeista.
Quanto al possibile passaggio dei sardisti nel Gruppo della Sinistra In­dipendente, posso confer­mare al collega Fiori che una tale prospettiva ono­ra sia Loi che me, dato l’alto livello politico e cul­turale ed il grande presti­gio di cui i suoi compo­nenti sono portatori. Ma il problema è politico e va risolto in termini politici. Al momento non si sono create le condizioni perché questo avvenga.
Un’ultima osservazione. Perché Fiori, parlando del­le nobili tradizioni sardi­ste, le riconduce sempre e solo a Lussu e Mastino, fi­gure prestigiose che tutti noi amiamo, associandole nel ricordo a Camillo Bellleni, Contu, Oggiano, Melis, Soggiu e tanti altri che, però, hanno avuto il gran­de merito di concludere la loro militanza e la vita stessa da sardisti?».