Leggo sulla «Nuova» di domenica ampio, ancorché parziale, resoconto del dibattito che si è tenuto il 28 luglio a Sassari sul tema: Riforma dello Statuto e Costituente. Nello stesso articolo, si dà rilievo alla notizia dell’approvazione deliberata dal Psd’Az sulla scelta a favore della Costituente, facendola però seguire da un ma… Mario Melis ha partecipato alla riunione del Centrosinistra; consentendo magari involontariamente nei lettore una mia contrapposizione alle decisioni del partito.
lo non ho solo partecipato, ma ho altresì preso la parola, esprimendo l’opinione che essendo la riforma dello statuto sardo un obiettivo di essenziale importanza per il popolo sardo, è dovere dei politici favorire la mobilitazione unitaria scongiurando contrapposizioni sterili e paralizzanti. E che se il Consiglio regionale, come appare certo, approverà la decisione di dar vita alla costituente, il Centrosinistra ha il dovere di sostenerne il lavoro elaborando un progetto di statuto ricco di contenuti, di moderno e dinamico federalismo nazionale ed europeo, coinvolgendo la grande massa dei cittadini attraverso gli enti territoriali.
Quindi, nessuna contrapposizione, che considero nefasta, sia col Psd’Az come con gli altri partiti che sostengono la costituente. Questa dovrà avvalersi di tutti i contributi sia dei partiti che dei cittadini e delle associazioni. Certo, sia all’interno del partito che nel pubblico dibattito, ho espresso l’opinione che ad affrontare i temi della riforma sarebbe stato preferibile che fosse lo stesso Consiglio regionale, in coerenza con uno dei suoi specifici compiti istituzionali. Un’opinione che avevo il diritto e il dovere di manifestare. Come domani, se sarà varata, quello di contribuire fervidamente, con la forza propositiva del patrimonio ideologico sardista, all’impegno innovatore della costituente. Tesi peraltro sostenuta salvo i contenuti, da Soddu, Macis e dal professor Migaleddu.
Nota sulla Costituente – Mario Melis e il Psd’Az – intervento su giornale – anni ’90
14 Ottobre 2024 by