Nota sulla Costituente – Mario Melis e il Psd’Az – intervento su giornale – anni ’90

Leggo sulla «Nuova» di domenica ampio, ancorché parziale, resoconto del dibattito che si è tenuto il 28 luglio a Sassari sul tema: Riforma dello Statuto e Costituente. Nello stesso articolo, si dà rilievo alla notizia dell’appro­vazione deliberata dal Psd’Az sulla scelta a favore della Costi­tuente, facendola però seguire da un ma… Mario Melis ha parte­cipato alla riunione del Centrosi­nistra; consentendo magari invo­lontariamente nei lettore una mia contrapposizione alle deci­sioni del partito.
lo non ho solo partecipato, ma ho altresì preso la parola, esprimendo l’opinione che essendo la riforma dello sta­tuto sardo un obiettivo di essen­ziale importanza per il popolo sardo, è dovere dei politici favo­rire la mobilitazione unitaria scongiurando contrapposizioni sterili e paralizzanti. E che se il Consiglio regionale, come appa­re certo, approverà la decisione di dar vita alla costituente, il Cen­trosinistra ha il dovere di soste­nerne il lavoro elaborando un progetto di statuto ricco di conte­nuti, di moderno e dinamico fe­deralismo nazionale ed euro­peo, coinvolgendo la grande massa dei cittadini attraverso gli enti territoriali.
Quindi, nessuna contrapposi­zione, che considero nefasta, sia col Psd’Az come con gli altri partiti che sostengono la costi­tuente. Questa dovrà avvalersi di tutti i contributi sia dei partiti che dei cittadini e delle associa­zioni. Certo, sia all’interno del partito che nel pubblico dibatti­to, ho espresso l’opinione che ad affrontare i temi della riforma sarebbe stato preferibile che fos­se lo stesso Consiglio regionale, in coerenza con uno dei suoi specifici compiti istituzionali. Un­’opinione che avevo il diritto e il dovere di manifestare. Come do­mani, se sarà varata, quello di contribuire fervidamente, con la forza propositiva del patrimonio ideologico sardista, all’impegno innovatore della costituente. Te­si peraltro sostenuta salvo i con­tenuti, da Soddu, Macis e dal professor Migaleddu.