Lettera al Direttore – Unione Sarda – anni ’90

Caro Direttore,
leggo nella cronaca di Nuoro la cronaca di Angelo Altea sulla mobilitazione del Sindaci della Provincia di Nuoro contro la criminalità.
Evidentemente ad Altea non sono simpatico e le sue tirate contro di me, pur non avendo ottenuto sino ad oggi l’onore di risposta alcuna, continuano sempre furiose.
Basta leggere la sintesi che fa del mio intervento per capire che non gli è piaciuto.
Che posso fare se non credo ad una razza maledetta e criminale e continuo a sostenere che proprio nel nuorese è il cuore della cultura ancora meglio, della civiltà pastorale dai cui valori traggono ispirazione e contenuti i maggiori interpreti della realtà sarda, della cui anima più autentica e sofferta ma anche, e soprattutto per questo, della sua forza creativa?
Che posso farci se per parlare di criminalità accanto ai valori da difendere denunzio fra i fattori emergenti le carenze ed paurosi vuoti del potere pubblico a cominciare dallo Stato, senza, per questo, come Altea omette chissà perché di dire, anche dell’Amministrazione Regionale?
Ma soprattutto, che posso fare se ho piena e totale fiducia nei sardi e sono perciò convinto che potranno liberarsi, fra gli altri mali, della lebbra della criminalità e a questo fine indico sempre gli obiettivi primari quali la riforma della Regione, la Rinascita e gli altri strumenti di cui la società sarda dispone e che siamo chiamati ad attuare?
Sembra, leggendo Altea, che queste siano cose incoerenti e non fra loro collegate.
Caro Direttore questo è un problema che riguarda più lei che me e i Direttori dell’Unione.
Perché poi la cattiveria finale di riferire uno scambio di battute fra me e un Amministratore al quale, per essere stato in qualche modo provocato, ho detto “Sei un piccolo prepotente” sentendomi rispondere “Ma lei è un grande prepotente”.
Altea omette di dire che non ho auto difficoltà a riconoscerlo: “È vero, è possibile che io sia un grande prepotente, ma tu sei piccolo anche in questo”.
Evidentemente ad Altea piacciono le cose in grande e non ha consapevolezza delle cose piccole ma anche questa è un problema tutto suo personale.
Grazie dell’ospitalità.