Lettera al Direttore de “La Nuova Sardegna” dr. Sergio Milani – 22 giugno 1987

Illustre Direttore,
la nota di cronaca a firma Augusto Ditel sulla presunta “riservatezza” (in prima pagina si definiscono addirittura “top secret”) dei colloqui fra il Presidente della Regione e il Presidente del Consorzio Costa Smeralda, mi offrono l’opportunità di alcune considerazioni di ordine generale e particolare sul ruolo di grave disinformazione che certe cronache di routine possono assumere quando a scriverle è chiamato un redattore a corto di notizie e in vena di scoop.
È accaduto così che un incontro improntato a spirito di grande concretezza e franchezza, ed al quale hanno partecipato una ventina di persone (non le ho contate ma credo che non fossero meno) diventa nella fantasia del cronista (o titolista) un incontro “segreto” a due: Melis – Aga Khan.
Di fatto, all’incontro del tutto occasionale (determinato dalla ricorrenza del 25° anniversario della fondazione del Consorzio) hanno partecipato, oltre al Presidente della Regione e agli Assessori al Turismo on. Emidio Casula e alla Pubblica Istruzione on. Fausto Fadda, i Sindaci dei Comuni di Arzachena e Olbia nei cui territori più intensa si è sviluppata l’attività del Consorzio.
Insieme al Principe Karim era presente l’intero Consiglio di Amministrazione del Consorzio.
Perché allora evocare immagini di colloqui riservati, segreti, quasi operanti nell’ombra quando una semplice richiesta d’intervista avrebbe risolto tutti i problemi del sig. Ditel e dei suoi lettori? Ai quali è bene dare notizie esatte e non fantasie.
Di che si è parlato?
Della necessità che i rapporti fra Consorzio e pubbliche istituzioni siano definiti nella chiarezza e rispetto dei ruoli reciprocamente assolti.
Programmazione e indirizzo di politica turistica da parte della Regione, attuazione, nell’ambito delle leggi e degli strumenti urbanistici da parte degli Enti Locali (si da governare lo sviluppo delle comunità nei rispettivi territori offrendo agli operatori – industriali, turistici, commerciali, agricoli o artigiani poco importa – certezze in ordine ai diritti e doveri per il conseguimento degli investimenti.
Con i colleghi Assessori e i Sindaci siamo rimasti d’accordo che ci saremmo incontrati in sede regionale con le delegazioni dei Consigli Comunali di Olbia e Arzachena per definire una comune linea di comportamento e dare così le necessarie risposte agli operatori turistici perché possano continuare il loro lavoro con serenità e impegno. Fra questi, è ovvio, anche il Consorzio della Costa Smeralda.
Il mercato turistico è una delle poche e positive realtà della Sardegna, ma siamo consapevoli di quanto agguerrita sia la concorrenza di prestigiose località italiane, francesi, spagnole, nord africane, greche e jugoslave (per restare nel Mediterraneo).
Governare il turismo per scongiurare lo sfacelo dei beni paesaggistici, canalizzare il flusso dell’utenza nazionale e internazionale, coordinare al turismo le componenti produttive dei settori agro-alimentare, artigiano, edile, dei trasporti e così continuando è possibile solo garantendo condizioni di certezza agli operatori.
È un dibattito in pieno sviluppo che vedrà Giunta, Consigli, Comuni e industria turistica impegnati in uno sforzo di elaborazione che si rinnova ogni giorno e che ogni giorno si arricchisce di nuove idee, esperienze e proposte.
Finiamola però di cercare il mistero dove c’è solo chiarezza.
I giornalisti sardi sanno bene che nessuna richiesta di chiarimento è mai stata disattesa durante la mia Presidenza.
Il servizio d’ordine del Consorzio non ha permesso al sig. Ditel di avvicinarsi? Dev’essere avvenuto con tale discrezione che non me ne sono accorto.
Però, mi convince poco. Molti amici hanno potuto avvicinarmi senza alcuna difficoltà, pur non essendo investiti di particolari responsabilità né pubbliche né private. Ma poi, che diamine! Altri mi hanno raggiunto per telefono; poteva farlo anche il sig. Ditel che quale giornalista è certo ricco d’iniziativa e avrebbe così evitato di avvolgere nell’atmosfera del mistero ciò che poteva sapere in tutta tranquillità.