Lettera al Presidente Cossiga – Roma – 25 giugno 1985

Carissimo Francesco,
eccoci all’indomani!… ma il bel sogno continua e l’intensa commozione per l’alto riconoscimento che il popolo di Sardegna realizza nella tua persona non s’attenua neppure di fronte al riemergere del quotidiano.
Sono convinto che a te – e a noi con te – sia dato scrivere cose non irrilevanti, certo significative e determinanti nella pagina di storia che, nel contesto italiano, la democrazia sarda si appresta a riempire di contenuti.
Contenuti da costruire nella sofferenza, spesso nell’incomprensione, eppure nella fede più profonda ed irriducibile che iniquità e sopruso saranno sconfitti dalla forza di un popolo che crede in se stesso.
In questo momento di affettuosa partecipazione al tuo personale successo mi resta insoddisfatta la curiosità di scoprire chi mai ha voluto ricordarmi nella votazione insieme a te, visto che a farlo non sono certo stati i due parlamentari sardisti che, come me, hanno votato te.
Caro Francesco, auguri per gli impegni che ti attendono. Auguri per il Paese, auguri per la Sardegna che vede riflesse in te le sue virtù antiche sulle quali fondare il domani.
A nome dei sardi tutti ti abbraccia il Presidente della Regione, il tuo amico Mario