Il Parlamento europeo viste le proposte di risoluzione presentate:
dagli onn.li Bettini e Melis sull’uso del carbone non bruciato direttamente in centrale (B3-1066/92),
dall’on. Adam e altri sull’esigenza di garantire la competitività del carbone europeo (B3-1262/92),
vista la relazione della Commissione per l’energia, la ricerca e la tecnologia e il parere della Commissione per i problemi economici e monetari e la politica industriale (A3-0000/93),
• A. considerata la fase di recessione dell’industria del carbone nella CEE dovuta alle emissioni di gas serra quale conseguenza della combustione del polverino di carbone nei boiler (classici) a tecnologia convenzionale, alla competitività di carbone BTZ, al basso prezzo del petrolio,
• B. considerato che la crisi produttiva del mercato interno comunitario sembra di difficile soluzione anche in prospettiva di breve periodo,
• C. considerato che il mercato carbonifero europeo si confronta con una progressiva diminuzione della produzione e da un progressivo aumento dei consumi,
• D. considerato che nei paesi membri il consumo del carbone è di qualità termiche al 76%,
• E. considerato che lo scenario energetico europeo dei prossimi 10 anni riserva al carbone un ruolo di primo piano,
• F. considerato che la risorsa energetica principalmente utilizzata nell’area comunitaria è costituita dal petrolio (48,9%) di prevalente provenienza mediorientale),
• G. considerato che il continente europeo non dispone nel suo territorio, se non in misura irrilevante, di risorse energetiche derivanti dal petrolio,
• H. considerato il costante pericolo d’instabilità politico-militare degli Stati medio-orientali e la conseguente insicurezza incombente sui normali approvvigionamenti di petrolio,
• I. considerata la vitale esigenza di garantire all’Europa l’autonomo approvvigionamento energetico,
• L. considerato che le politiche di difesa ambientale orienteranno gli investimenti per nuovi impianti verso “tecnologie pulite”,
• M. considerato che si prevedono per il futuro prossimo più proficue utilizzazioni del petrolio in processi chimico-fisici di più alta e raffinata destinazione produttiva che non quella della combustione per fini energetici ben altrimenti conseguibili,
⁃ 1. chiede lo sviluppo delle tecnologie di conversione del carbone dallo stato solido a quello liquido o gassoso;
⁃ 2. chiede l’implementazione delle tecnologie di arricchimento del carbone con lo sviluppo di nuove tecniche di rimozione degli agenti inquinanti (zolfo e cenere) per il tramite di trattamenti fisici, chimici e biologici (microrganismi ed enzimi);
⁃ 3. chiede lo sviluppo di sistemi di combustione pulita, con elevati rendimenti ed alti livelli di rimozione degli agenti inquinanti (controllo di temperature per l’abbattimento degli NOX ed aggiunta di calcare per captare zolfo);
⁃ 4. chiede di mantenere l’impegno di ricerca e di applicazione sulla post-combustione in impianti convenzionali;
⁃ 5. chiede di incentivare la gassificazione per l’utilizzo di carboni “poveri”, portandoli così ad una nuova competitività, considerato che la gassificazione, tra le tecnologie innovative, è quella che ha raggiunto il livello massimo di maturità tecnologica e di affidabilità commerciale;
⁃ 6. chiede di proseguire la fase di sperimentazione operativa di impianti di gassificazione collegati a cicli combinati, sistema considerato efficiente e rispettoso dell’ambiente;
⁃ 7. chiede di promuovere la produzione di SYNGAS, gas di sintesi che dovrà favorire la transizione energetica verso le energie rinnovabili;
⁃ 8. chiede di considerare lo sviluppo delle fuel cell, celle a combustibile, e cui prospettive sono immediate per impianti di pochi MWC che prevedono la cogenerazione;
⁃ 9. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione e al Consiglio.