Appunti su produzioni agricole, anni ’90


Indebitamento A.A. 1500 m.di
Produzione lorda ven.le 1500 m.di

Bassi indici di valore aggiunto:
spesa agricola L. 1 produzione lorda vendibile L. 0,75

Produzione lorda vendibile
• Latte ovino 90% formaggio (pecorino romano)
• Latte vaccino 40% formaggio canale diretto
• carni bovine 48% autoappovvigionamento
• carni ovine 10.000 quintali autoapprovigionamento ed esportazione

Importazioni limitate di carni:
• caprine
• suine
• equine
• pollame
• conigli

Orto-frutta
Settore ristretto per cui la Sardegna deve importare quantità pari a 80% di orto-frutta fresca e il 90% di orto-frutta conservata
• carciofi
• pomodori
• barbabietole
• agrumi
• pesche

Vitivinicolo
Tende a contrarsi per difficoltà commerciali e contributi comunitari all’estirpazione dei vigneti
Olivicolo
Scarsa specializzazione impianti, basse rese di olio e olive, incostanza della produzione, 50% il fabbisogno soddisfatto
Cerealicolo
grano duro, incremento della produzione e superficie /mais: aumenta produzione per alimentare il bestiame / riso
Serricolo
Ha 700 pomodoro (ha 400)
ortive (ha 275)
fiori – esotici (restanti)

Potenziale agricolo sardo condizionato da:
• strutture e infrastrutture carenti – imprese e territorio
• riordino fondiario caotico
• livello tecnologico basso
• irrigazione inadeguata
• circuito produzione e commercializzazione insufficiente

Da potenziare:
• imprese agricole
• infrastrutture del territorio
• risorse idriche
• integrazione fra produzione e mercato
• competitività
• ricerca innovazione e assistenza
• servizi reali

Mantenere agricoltori in attività per mantenere ambiente naturale
Incoraggiare produzioni anche non correlate al settore alimentare. Andare verso il no intensivo
Riforma fondi strutturali
Controllo della produzione correlato al mercato

Con le colture estensive si ottiene:
Riduzione eccedenze
Produzioni favorevoli tutela ambiente
Produzioni di maggior pregio qualitativo

Comunità I° importatore mondiale
II° esportatore
quindi più competitività