Corrispondenza – Parlamento Europeo – 5 maggio 1993

Caro Collega,
mi sono reso conto, effettuando alcune ricerche correlate alla mia attività di collaborazione periodica con un giornale, che non esiste al giorno d’oggi un libro di ricette regionali dei dodici stati membri.
Ne ho parlato con un editore, ed ho deciso di iniziare ad occuparmi di un libro del genere, al fine di destinarne i profitti alle popolazioni africane che soffrono per la carestia.
Di conseguenza ti sarei grato se volessi inviarmi una ricetta di un piatto che è in qualche modo correlato alla tua Regione, completa di una breve introduzione (due frasi) che spieghi perché hai scelto quella particolare ricetta. Ti sarei inoltre girato se potessi accludere una tua fotografia.
Conto molto sulla tua partecipazione a questo progetto. Mi pare appropriato che i Membri del Parlamento Europeo raccolgano fondi, tramite questo tipo di iniziative, da destinare a che soffre la fame.
Ti ringrazio anticipatamente Joe Wilson, MEP, Galles del Nord

Caro Collega,
fra le molte possibili ricette che l’antica tradizione della cucina sarda propone ne indico due fra le quali scegliere quella che riterrai più coerente ai destinatari.
Aragosta lessata
Portare a ebollizione abbondante acqua salta e acidula col succo di 1/2 limone e girarvi l’aragosta ancora viva (legata). Farla cuocere, secondo la grandezza, da 20 a 30 minuti. Lasciarla raffreddare nella stessa acqua di cottura, quindi estrarla dal guscio e tagliarla a fette. Condirla con olio, sale, pepe, prezzemolo tritato e il materiale semi liquido giallastro contenuto nella testa dell’aragosta.
Ho scelto questo piatto – oggi riservato solo alle mense dei ricchi, convinto che nelle coste africane tale crostaceo sia abbondante e a buon mercato.
Vale quindi per le popolazioni della costa. Quando ero bambino era molto diffuso e a buon mercato anche da noi.

Spezzatino di agnello con patate
(per sei persone)
Lasciare imbiondire una cipolla in un cucchiaio di strutto aggiungendo 1.200 kg di piccoli pezzi di agnello ben scolati.
Non appena la carne sarà giunta a metà cottura, mettere sei patate tagliate a grossi dadi, acqua, salsa di pomodoro ed un pizzico di pepe. Regolare il sale e aggiungere alle patate, quando saranno quasi cotte, la carne precedentemente tolta.
Lasciar cuocere ancora per venti minuti circa e servire caldo.
Ho scelto questo secondo piatto in considerazione della diffusa disponibilità di agnelli (capretti) un po’ dovunque, specie fra le popolazioni dell’interno. Anche questo piatto è fra i miei ricordi infantili.

Mario Melis