Interpellanza – Senato della Repubblica – 29 novembre 1977

Melis, Giovannetti, Pinna. — Al Ministro del bilancio e della programmazione economica. —
Constatato:
che le direzioni degli stabilimenti della «Chimica del Tirso» e della «Fibra del Tirso» del centro industriale di Ottana hanno messo in cassa integrazione la quasi totalità dei dipendenti e, per conseguenza, di quelli delle aziende collegate, avviando nel contempo l’arresto delle attività produttive; che tali l’atti smentiscono gli impegni assunti nell’accordo di luglio con i sindacati e la Regione in ordine al mantenimento dei livelli occupativi e la continuità dell’attività produttiva nel quadro della predisposizione di un piano di settore nel comparto delle fibre sintetiche e smentiscono altresì, le formali assicurazioni rese in Senato dal rappresentante del Governo, in risposta all’interrogazione 3-00418 dei senatore Melis, nella seduta del 3 maggio 1977, con le quali si riconosceva come «gli impianti di Ottana, sia sotto il profilo tecnologico che sotto quello della produzione per addetto, non sono un ramo secco, ma aziende che, avendo piena validità, devono essere poste in condizioni di proseguire la propria attività» e che «la prosecuzione dell’attività oltre l’immediato va garantita da un’iniziativa programmatica di settore con un forte auto-coordinamento degli stessi produttori, azioni che sono già state avviate in sede di Ministero del bilancio»;
considerato che l’impegno di procedere in direzione della definizione di un piano di settore è vanificato nel momento in cui si passa all’attuazione di provvedimenti che scaricano sui lavoratori e la popolazione il mancato adempimento di tale impegno e nel momento in cui la SIR procede nella costruzione di impianti che rappresentano doppioni che entrano in contraddizione con ogni proposito e volontà di una seria programmazione;
tenuto conto:
che il provvedimento delle aziende rende più grave la situazione occupazionale in Sardegna, che sconta la crisi che travaglia il settore minerario metallurgico;
che attorno alle maestranze di Ottana si è determinato un ampio fronte di solidarietà sulle ferme, ma responsabili decisioni assunte dalle maestranze dipendenti dalle aziende interessate, che hanno incontrato il consenso e la solidarietà delle rappresentanze istituzionali della Sardegna,
per conoscere quali misure si intendano assumere per revocare le decisioni delle aziende onorando così gli impegni assunti negli accordi di luglio e le assicurazioni ripetutamente confermate dinanzi al Parlamento e, in particolare:
a) quali azioni si intendano promuovere per garantire l’approvvigionamento delle materie prime necessarie per la marcia degli impianti;
b) quali provvedimenti si intendano assumere per ricondurre la SIR ad una coerenza di programmazione che il potere pubblico deve decidere;
c) quali iniziative si intendano prendere per subordinare in concreto le decisioni aziendali al rispetto delle scelte programmatiche (…)