Sedute delle Commissioni – Senato della Repubblica – 15 dicembre 1977

…La Commissione passa quindi all’esame degli articoli.
Approvato nel testo originario l’articolo 1, il sottosegretario Speranza prende la parola, in relazione all’emendamento proposto dal senatore Melis all’articolo 2, osservando che il testo approvato dalla Camera dei deputati si riferisce a lavori di adattamento e di ristrutturazione degli ambienti esistenti al fine di accrescerne la funzione e che non comportano perciò ampliamenti di portata considerevole. La formulazione adottata dall’articolo è volutamente elastica ai fine di non limitare l’iniziativa dell’amministrazione penitenziaria.
Il senatore Melis, prendendo atto dei chiarimenti forniti dal relatore e dal rappresentante del Governo, dichiara di ritirare il suo emendamento.
L’articolo 2 è successivamente approvato senza modifiche. Sono parimenti approvati, nel testo trasmesso dalla Camera dei deputati, gli articoli da 3 a 7.
Infine il disegno di legge è approvato nel complesso.
In sede referente
«Provvidenze per sovvenzioni annue di esercizio in favore delle ferrovie Nord Milano, Circumvesuviana, Cumana e Circumflegrea l» (1009). (Esame e rinvio).
Riferisce alla Commissione il senatore Bausi il quale fa presente che il disegno di legge in titolo prevede sovvenzioni annue di esercizio in favore di quattro ferrovie in concessione, la Nord Milano, la Circumvesuviana, la Cumana e la Circumflegrea: Il sistema di erogazione dei contributi è articolato attraverso una revisione parametrica che consente un adeguamento automatico della sovvenzione di esercizio, abbreviando così i tempi e allegerendo il peso degli interessi passivi per le anticipazioni cui le aziende sono costrette.
Prima di approfondire ulteriormente il merito del disegno di legge, il senatore Bausi ritiene opportuno prospettare alla Commissione talune questioni che andrebbero affrontate in via preliminare. Si tratta anzitutto di stabilire se si ritiene congruo prevedere le sovvenzioni di esercizio limitatamente alle quattro ferrovie prima citate ovvero se non si debba estendere tale misura alle altre nove società concessionarie interessate.
Occorre poi che la Commissione valuti attentamente la situazione delle diverse gestioni soprattutto per quanto riguarda la situazione del personale che, in molti casi, risulta esuberante rispetto alle esigenze e per il quale esistono inoltre livelli retributivi disparati a seconda delle diverse aziende e rispetto alle Ferrovie dello Stato.
Alla luce di tali considerazioni il relatore esprime l’avviso che il disegno di legge vada adeguatamente approfondito anche mediante consultazioni informali delle parti interessate e che perciò, realisticamente, è difficile rispettare la scadenza, prevista dal calendario dei lavori dell’Assemblea, per Tesarne del disegno di legge nella giornata di martedì prossimo.
Nella discussione interviene il senatore Crollalanza il quale rileva che, già in occasione dell’esame della legge n. 493 del 1975 che ha previsto investimenti per le quattro ferrovie cui fa riferimento il disegno di legge, egli ha richiamato l’attenzione sulla difficile situazione delle altre concessionarie ed in particolare delle ferrovie del Sud-Est che servono Puglia e Lucania e che sono utilizzate in larga parte da lavoratori pendolarli.
Il disegno di legge va perciò esteso anche alle altre ferrovie in concessione ed in tal senso il senatore Crollalanza preannuncia la presentazione di emendamenti.    –
Interviene successivamente il senatore Carri il quale osserva che è difficilmente comprensibile la ragione della esclusione delle sovvenzioni per le altre ferrovie in concessione. Infatti, anche se le quattro società citate nel disegno di legge sono al servizio di una utenza considerevole, non possono essere trascurate le esigenze delle altre società a meno che non si voglia giungere ai loro ridimensionamento e alla loro soppressione: sarebbe questa una scelta grave giacchè tali ferrovie sono ubicate in zone del paese per le quali occorre incentivare il processo di riequilibrio economico e sociale utilizzando anche le infrastrutture ferroviarie esistenti nel quadro di un programma di riordino e di ammodernamento che porti alla loro rivitalizzazione.
Condividendo quindi l’esigenza, prospettata dal relatore, di un approfondimento del disegno di legge il senatore Carri propone la costituzione di una Sottocommissione che proceda ad un vaglio preliminare del provvedimento.
Dopo un intervento del senatore Melis, favorevole alla proposta del senatore Carri, interviene il senatore Piscitello il quale afferma che l’urgenza del disegno di legge in esame non deve tuttavia indurre ad una sua valutazione affrettata. Si dichiara perciò favorevole alla costituzione della Sottocommissiane ed invita il Governo a far conoscere il suo orientamento in merito alla situazione ed alle prospettive delle ferrovie in concessione.
Il relatore, senatore Bausi si dichiara d’accordo in merito alla proposta di nomina di una Sottocommissione.
Il sottosegretario Degan sottolinea la particolare urgenza del disegno di legge per alleviare la pesante situazione finanziaria delle concessionarie interessate.
La Commissione accoglie quindi la proposta di costituire la Sottocommissione per la quale il presidente Tanga prospetta l’opportunità di una convocazione immediata in modo che, nella seduta prevista per il pomeriggio, si possano già avare precise indicazioni circa l’ulteriore iter del disegno di legge.
La Commissione concorda.

Seduta pomeridiana
Presidenza del Presidente Tanga Intervengono i Sottosegretari di Stato per h marina mercantile Rosa e per i trasporti Degan.
In sede referente
«Modifiche ed integrazioni alla normativa riguardante il credito navale» (1008);
«Norme per l’esercizio del credito navale e provvidenze a favore delle costruzioni navali» (898),d’iniziativa dei senatori Fossa ed altri. (Seguito dell’esame e rinvio).

Si prosegue nell’esame congiunto dei due disegni di legge, sospeso nella seduta di ieri.
Prende la parola il senatore Fossa il quale, dopo essersi dichiarato d’accordo in merito all’assorbimento nel disegno di legge a. 1008 del disegno di legge n. 898 del quale è proponente, si sofferma sugli aspetti relativi alla politica del credito navale rilevando che occorre introdurre innovazioni sostanziali soprattutto per modificare l’attuale sistema di erogazione caratterizzato dalla discrezionalità degli istituti finanziatori nella determinazione della misura dei finanziamenti agevolati.
Sottolineata poi l’esigenza di chiarire se, il provvedimento concerne costruzioni già effettuate e si configuri quindi come sostanziale sanatoria ovvero se esso comporti incentivi per nuove costruzioni, il senatore Fossa pone l’accento sulla esiguità degli stanziamenti recati dal disegno di legge n. 1008 che, a suo giudizio, testimonia ancora una volta della scarsa considerazione| per i problemi della marina mercantile all quale invece occorrerebbe attribuire ben altro ruolo, considerata l’entità dei traffici che fanno capo al nostro Paese e le caratteristiche di economia di trasformazione fondata quindi sull’importazione delle materie prime, proprie del nostro sistema.
Concludendo, il senatore Fossa formula taluni rilievi in merito all’articolato del disegno di legge n. 1008 riservandosi di proporre emendamenti che tengano conto delle soluzioni prospettate nel disegno di legge n. 898.
Interviene successivamente il senatore Federici il quale rileva anzitutto che il nodo essenziale da sciogliere non è quello di esprimere assenso o contrarietà sul disegno dilegge n. 1008, il quale rimane un provvedimento urgente e limitato che modifica soltanto in parte i tradizionali meccanismi del credito navale.
«Coordinamento degli interventi pubblici nei settori della zootecnia, della produzione ortoflorofrutticola, della forestazione, dell’irrigazione, delle grandi colture mediterranee, della vitivinicoltura e della utilizzazione dei terreni collinari e montani» (986), testo risultante dalla unificazione di un disegno di legge di iniziativa governativa e dei disegni di legge di iniziativa dei deputati Salvatore ed altri; Bortolani ed altri, approvato dalla Camera dei deputati. (Seguito dell’esame e conclusione).

Il presidente Macaluso da preliminarmente, notizia del parere favorevole con osservazioni trasmesso dalla 1a Commissione affari costituzionali.
Il senatore Salvaterra, quindi, riferisce alla Commissione sul disegno di legge.
Dopo avere illustrato le varie fasi che, dal dopoguerra ad oggi, hanno caratterizzato l’andamento produttivo e commerciale della nostra agricoltura, osserva come la nuova politica agricola del Paese debba tendere al miglioramento del reddito degli agricoltori anche al fine di fermare l’esodo dalle campagne, al riequilibrio della bilancia agro-alimentare ed a garantire l’approvvigionamento a prezzi equi per i consumatori. Il raggiungimento di tali obiettavi passa attraverso una razionalizzazione delle strutture produttive che coinvolga tutte le aziende con il concorso degli interventi regionali, nonché attraverso un maggiore approvvigionamento interno e l’aumento della produzione nei singoli settori, nell’ambito di una sempre maggiore specializzazione produttiva del nostro Paese.
A tali finalità — aggiunge il relatore — mira il disegno di legge in esame, la cui efficacia va valutata nel contesto degli altri interventi legislativi in materia di associazionismo, di riforma dell’AIMA, di recupero delle terre in colte e del piano agricolo alimentare generale.
Il nuovo provvedimento realizza un notevole passo avanti rispetto alla strategia assistenziale del passato e può definirsi un tentativo di armoniosa interpretazione delle competenze spettanti allo Stato e alle Regioni nel passaggio da uno sviluppo spontaneo ad uno sviluppo programmato ed orientato verso predeterminate finalità. L’istituzione di un unico organismo operativo come
Il CIPAA, la concentrazione degli interventi su specifici settori e la riserva di una cospira parte dei finanziamenti al Mezzogiorno istituiscono punti altamente qualificanti del disegno di legge.
Passando ad esaminare i singoli settori produttivi sui quali si incentra il provvedimento, il relatore Salvatemi evidenzia la necessitò di intervenire nella commercializzazione e nella trasformazione nel settore zootecnico — rafforzando ogni impegno nella produzione dei foraggi — e di sviluppare, nel settore dell’ortoflorofrutticoltura, i collegamenti con l’industria di trasformazione.
Per quanto riguarda la forestazione, ricordato che occorre raggiungere il duplice obbiettivo di una maggiore produzione di legno e della conservazione del suolo, si sofferma ad illustrare la situazione esistente sulla superficie mondiale, europea ed italiana, ricordando le iniziative assunte sul problema del suolo da parte del Consiglio d’Europa e ponendo in rilievo come i finanziamenti previsti dal disegno di legge siano insufficienti ad affrontare un problema di grande portata e di vasto interesse sociale alla cui soluzione dovrebbero essere interessati i bilanci di vari Ministeri e non solo quello del Ministero dell’agricoltura.
L’oratore si sofferma quindi sui settori dell’irrigazione — in particolare è da apprezzare la previsione relativa all’assistenza tecnica e alla preparazione professionale necessari alla trasformazione irrigua aziendale della vitivinicoltura (evidenzia i dati della produzione e del consumo in Italia) nonchè sul problema dell’utilizzazione e valorizzazione dei terreni collinari e montani. A quest’ultimo riguardo rileva come le piccole aziende site in tali terreni si trovino in permanente situazione di disagio economico specie per il rapido invecchiamento delle forze lavorative e la carenza di nuove leve.
Conclude rilevando come pur sussistendo certe situazioni di incertezza, si faccia sempre più strada la convinzione che l’agricoltura deve essere considerata come fattore non residuo ma determinante, cui spetta una collocazione nuova e dignitosa nel contesto socio-culturale del Paese.
Si svolge quindi la discussione generale nel corso della quale intervengono i senatori Chielli, Foschi, Mitterdorfer, Balbo, Fabbri e Lazzari.
Ad avviso del senatore Chielli una rilevante caratteristica del disegno di legge è il collegamento, nella programmazione settoriale, fra le funzioni pubbliche e l’iniziativa privata, con l’intendimento di non ripetere quell’esperienza di diversi anni or sono che è stata definita «libro dei sogni». Sottolineata quindi la necessità che si raggiungano presto intese a livello politico che consentano di sciogliere nodi come quelli della riforma dell’AIMA, della revisione della politica comunitaria e degli interventi nel settore creditizio, il senatore Chielli preannunzia il voto favorevole del Gruppo comunista al disegno di legge e passa ad esaminare i singoli settori previsti. Rileva l’importanza, per quanto concerna la zootecnia, del collegamento con lo sviluppo dei foraggi e della mangimistica industriale, nonché la necessità, circa il settore ortoflorofrutticolo, di interventi per la trasformazione verticale dei prodotti da affrontare in forma associata e con le partecipazioni statali, evitando intermediazioni e speculazioni che soffocano lo sviluppo e curando il collegamento con i mercati esteri.
Quanto alla forestazione, prosegue l’oratore, il settore potrà realmente svilupparsi a condizioni che le amministrazioni statali, regionali e comunali riescano ad essere efficienti e rispondano alle esigenze del Paese. Sono poi da valutare positivamente le scelte operate nel disegno di legge in favore della irrigazione e delle colture arboree.
Il senatore Chielli conclude auspicando che si riesca a spendere concretamente, attraverso più snelle procedure burocratiche, le somme stanziate evitando la deprecabile formazione dei residui passivi.
11 senatore Foschi, sottolineato il rilevante interesse della relazione svolta dal senatore Salvaterra, afferma che la conclamate centralità dell’agricoltura deve essere non qualcosa di nominalistico bensì un serio impegno operativo. Avverte quindi sul rischio che molti dei propositi sanciti per legge finiscano col rimanere solo sulla carta creando ulteriori delusioni nelle masse contadine. Dettosi quindi d’accordo che il provvedimento in esame, così come le altre leggi di riforma delle strutture agricole, vada inquadrato nel contesto del piano agricolo alimentare, auspica che i nuovi provvedimenti diano un efficace contributo al riaccorpamento delle aziende e che le Regioni, così come gli organi statali, con il concreto esercizio delle loro competenze riacquistino credibilità di fronte alle categorie contadine.
Sottolineata la necessità che le Regioni avviino interventi organici all’interno dalle loro stesse realtà regionali attraverso piani di sviluppo zonali e comprensoriali e ribadita l’esigenza di evitare il formarsi di residui passivi si dichiara particolarmente favorevole all’istituzione del CIPAA come organismo snello e capace di scrivere una «uova pagana nella nostra agricoltura.
Per quanto concerne i beneficiari delle provvidenze finanziare previste nel disegno di legge, l’oratore osserva che avrebbero dovuto essere privilegiate le cooperative; in ordine alla forestazione pone l’accento sulla opportunità di valutare accuratamente l’esecuzione di piantagioni di specie forestali a rapido accrescimento (per tali specie occorrono ambienti perfettamente idonei) e di evitare che provvedimenti che dovrebbero riguardare le esigenze della forestazione come tale, finiscano in realtà con l’essere adottate solo in vista di fini occupazionali.
Conclude auspicando che il disegno di legge diventi quanto prima operante.
Il senatore Mitterdorfer, dopo aver ricordato le norme di carattere costituzionale frutto anche di accordi a livello internazionale, che garantiscono le province autonome di Trento e di Bolzano conferendo loro competenza esclusiva anche ne| campo agricolo, e dopo essersi soffermato sui vari provvedimenti che in tale materia le regioni hanno già adottato, osserva come il disegno di legge in esame non si riveli rispettoso delle suddette garanzie costituzionali specie negli articoli 4 — sulla istituzione di una Commissione composta anche da rappresentanti delle province autonome di Trento e Bolzano —- e 17, sulla ripartizione dei finanziamenti. Propone quindi che i suddetti articoli vengano emendati togliendo per la citata Commissione i riferimento alle due Province autonome e inserendo per la ripartizione degli stanziamenti alle due stesse Province il riferimento al parametro della popolazione e del territorio, ai sensi dell’articolo 78 del decreto presidenziale n. 670 del 1972.
Il senatore Balbo pone in rilievo l’esigenza che si predispongano anche provvedimenti a tutela del consumatore e dichiara di valutare positivamente il collocamento delle imprese familiari coltivatrici al primo posto fra i beneficiari delle provvidenze finanziarie del disegno di legge. Si compiace altresì per l’orientamento seguito in favore dello sviluppo dell’agricoltura nel sud e sottolinea l’opportunità di eseguire piantagioni di specie forestali anche ad accrescimento non rapido purché si ottenga legno di buona qualità.
Il senatore Fabbri, premesso di apprezzare lo sforzo programmatone rappresentato dal disegno di legge che costituisce una grossa novità nel campo degli investimenti in agricoltura, avanza delle perplessità di carattere costituzionale sulla istituzione del CIPAA e propone emendamenti intesi sia a sopprimere l’articolo 2 relativo alla istituzione di detto Comitato interministeriale, sia a sostituire gli articoli 3, 4, 5 e 6, concernenti le funzioni del Comitato stesso, sia a sopprimere il secondo comma dell’articolo 10, relativo alla compilazione della carta delle destinazioni potenziali agricolo-silvo-forestali.
Il senatore Lazzari, dichiarato che si riserva di svolgere approfondite considerazioni in sede di Assemblea, pone l’accento sulla dimensione rilevante che il disegno di legge presenta, coinvolgendo vari Ministeri e costituendo un banco di prova per le Regioni e gli enti locali stessi. Quanto alla creazione di nuovi organismi come il CIPAA, il problema fondamentale a suo avviso, è costituito dall’uso che si riesce a fare di tali nuovi strumenti più che dalla loro struttura giuridica.
Conclude preannunciando il voto favorevole, del suo Gruppo.
Replicano agli intervenuti il relatore Salvaterra ed il rappresentante del Governo.
Il relatore Salvaterra evidenzia la generale concordanza delle varie forze politiche nel riconoscere la validità del provvedimento e richiama l’attenzione del Governo per una approfondita valutazione sulle osservazioni avanzate dal senatore Mitterdorfer per le implicazioni di carattere costituzionale ed internazionale.
Il sottosegretario Zurlo — premesso che il provvedimento si inserisce in un ambito di più vasta portata quale il piano agricolo-alimentare volto al potenziamento della mostra agricoltura sia a livello strutturale che a livello agricolo — sottolinea che il Governo ha ritenuto di far leva, per il raggiungimento del suddetto fine, non già su un piano di interventi diffusi e generalizzati, ma sulla incentivazione di determinati comparti significativi, capaci di incidere in marniera essenziale all’espansione dell’agricoltura.
Ricordato quindi che la Camera ha peraltro ampliato il ventaglio dei settori nei quali operare, richiama l’attenzione sull’aspetto più qualificante del provvedimento, costituito dal nuovo modo di operare dello Stato, e delle Regioni attraverso procedure che si concretano in un quadro incentrato su precisi impegni sul piano delle rispettive funzioni e responsabilità.
Il rappresentante del Governo si sofferma quindi ad evidenziare dettagliatamente le varie fasi del procedimento di programmazione ai livelli regionale e nazionale – così come previsti nel disegno di legge — e gli obbiettivi che si intendono perseguire attraverso l’attuazione degli interventi nei singoli settori.
(La seduta, sospesa alle ore 12,30, ripresa alle ore 16).

Si passa all’esame degli articoli. Sono accolti, nel testo trasmesso dalla Camera dei deputati, gli articoli da 1 a 16 dopo che la Commissione ha respinto gli emendamenti proposti dal senatore Fabbri agli articoli 2, 3, 4, 5, 6 e 10 e dopo un breve intervento sull’articolo 10 del senatore Mazzoli.
Si passa all’articolo 17, concernente il finanziamento degli interventi e la relativa ripartizione.
Il senatore Mitterdorfer ribadisce le finalità dell’emendamento già illustrato inteso ad inquadrare il disegno di legge nella vigente legislazione costituzionale, nel rispetto di quanto sancito, anche internazionalmente, per le Province autonome di Trento e Bolzano.
Il presidente Macaluso, nel manifestare comprensione per le suddette preoccupazioni che meritano attenta valutazione, fa presente che il problema potrebbe essere opportunamente riportato in Assemblea ove potrebbe trovarsi il modo di impegnare il Governo a tener conto delle esigenze prospettate in sede di attuazione della legge.
Interviene quindi il senatore Mazzoli per far presente che non sussistono motivi di preoccupazione dal momento che né la legge ordinaria né il comportamento del Governo possono venire meno all’osservanza di norme costituzionali.
Lo stesso problema, aggiunge il senatore Fosson sussiste per la Regione Valle d’Aosta la cui competenza esclusiva in campo agrico è garantita daHo Statuto speciale; ritiene opportuno che il Governo chiarisca il proprio atteggiamento per il rispetto delle suddette potestà regionali.
Il senatore Melis richiama anch’egli l’attenzione sulla necessità di non intaccare ciò che rientra nei poteri delle Regioni a statuto speciale e ricorda quanto è stato realizzato dalla Sardegna in materia agricola.
Il senatore Chielli rileva che non sussistono a suo avviso difficoltà a che siano date da parte del Governo adeguate garanzie circa il rispetto delle autonomie regionali speciali.
Interviene quindi il sottosegretario Zurlo il quale, dopo aver invitato il senatore Mitterdorfer a ritirare gli emendamenti, ribadisce che il disegno di legge non intende assolutamente venir meno a quanto sancito con la legge costituzionale, frutto di un impegno politico assunto anche a livello internazionale. Il Governo è favorevole ad un eventuale ordine del giorno nel quale venga chiarita tale soluzione.
Seguono brevi interventi del relatore Salvaterra (ritiene accettabile la soluzione proposta dai rappresentante del Governo) e dei sonatore Mitterdorfer che ritira gli emendamenti riservandosi di riproporre il problema in Assemblea.
Il presidente Macaluso ricorda che la 5a Commissione bilancio ha trasmesso parere favorevole a condizione che l’articolo 17 venga modificato nei senso di ripartire la copertura dell’onere di 670 miliardi, previsto per il 1978, facendo riferimento per lire 515 miliardi al capitolo 9001 e per 155 miliardi al capitolo 4670.
La Commissione quindi accoglie l’articolo 17 nel testo trasmesso dalla Camera e, del pari senza modificazioni, dei successivi articoli 18, 19 e 20.
Segue un breve intervento del senatore Scardaccione che dichiara di astenersi sul disegno di legge che, egli sottolinea, finirà col determinare l’annullamento delle funzioni del Ministero dell’agricoltura i cui poteri vengono assorbiti dal CIPAA.
La Commissione infine dà mandato al relatore Salvaterra di riferire favorevolmente all’Assemblea, con richiesta di autorizzazione alla relazione orale.
La seduta termina alle ore 17,35.